30 lug 2009

Gran Caffè - Gran Soleil - la moda che torna di moda






Forse non vi ricorderete, ma 12 anni fa...un dessert molto simile ad uno ora molto in voga era stato proposto dalla Ferrero. Per un caso, al lavoro mi è capitato di scorgere quel cartello che ho fotografato immediatamente col cellulare (come si vede dalla bassa definizione)...si può vedere come la grafica sia praticamente identica a quella di oggi del "Gran soleil" - se non lo vedevo mai mi sarei ricordata. Peccato non si trovi una testimonianza video ! Però son riuscita a recuperare questa notizia dal "Corrire della sera 10 luglio 1997"

Sofia Loren e' la " testimonial " del caffè che assomiglia al gelato

Sofia Loren e' la "testimonial" del caffe' che assomiglia al gelato ROMA - Un nuovo prodotto italiano avra' come testimonial Sofia Loren. Si tratta del Gran Caffe' Ferrero, per il momento in vendita soltanto in alcune aree sperimentali, in Europa e in Sudamerica. Si tratta di un caffe' particolare, che, fa sapere la casa produttrice, "si acquista in forma liquida, si conserva a temperatura ambiente e si consuma come un gelato dopo averlo tenuto alcune ore nel freezer".

22 lug 2009

"Dolce" di pesche cacao e amaretti


Difficoltà - OOOOOO media
Laboriosità - OOOOOO media
Costo - OOOOOO medio
Tempo preparazion
e1 h 10 minuti

Visto che mi son ritrovata il frigo pieno di pesche, e umanamente non potevo mangiarle tutte entro qualche giorno ho pensato di fare una torta di pesche e cioccolato che mai guasta. A dire il vero, non essendoci né farina né burro, ed alta percentuale di frutta (quindi acqua) dopo la cottura questa "torta" avrà più le sembianze di un dolce che appunto di una torta, io consiglio di farla raffreddare e tenerla in frigo almeno una mezz'ora prima di servire. Il risultato e il gusto è discreto, io ho usato esattamente la metà degli ingredienti suggeriti dalla ricetta originale, ma solo perché usavo una tortiera di diametro minore 20 anziché 24 La ricetta giusta esatta è questa

Ingredienti

1kg di pesche
150 gr di zucchero

200 gr di amaretti
4 uova 
30 gr di cacao
pangrattato

1- sbucciare le pesche e tagliarle a fettine
2- Metterle in una casseruola a fuoco basso e cucocerle 15 minuti (dipende ovviamente dalla quantità di acqua, io consiglio di farle asciugare abbastanza)
3- Toglierle dal fuoco e schiacciarle ben bene con i rebbi della forchetta
4-
Aggiungere il cacao, gli amaretti sbriciolati e le uova sbattute a spuma. (io per deformazione monto sempre a parte gli albumi e li amalgamo in ultima) ma questo non c'è nella ricetta.

5- spolverizzare la base della pirofila (si può scegliere se imburrala o metterci la carta oleata, io faccio sempre la seconda) con il pan grattato e versare il composto, anche la superficie spolverizzarla ancora con un pò di pan grattato.
6- Cuocere circa 40 minuti a forno preriscaldato a 180°
nel caso usate gli albumi montati a neve, la temperatura va tenuta un pò più bassa consiglio 160° e 10 minuti in più...

fare raffreddare !

Oggi è un caldo però coni fornelli !

19 lug 2009

Così mangiavamo





















"Così magiavamo
" ed. gambero rosso

Un libro che mi è particolarmente piaciuto, sulla storia di ciò e come mangiavamo in Italia, raccontato attraverso un'autobiografia (amo le autobiografie) è "Così mangiavamo" l'autrice Stefania Barzini di padre settentrionale e di madre meridionale, illustra il cambiamento gastronomico sulle tavole italiane dagli anni '50 agli anni '90 - attraverso la tv, la pubblicità alcune ricette...
Bella la sua visione, molto intima, una storia di una famiglia tra le famiglie, da come la crisi del dopoguerra, si trasforma negli anni '60 c0n prodotti stellari, quasi spaziali nelle forme e nei gusti !
I pic nick estivi al mare con le cose cucinate a casa, e l'arrivo delle odiose gelatine, della carne in scatola...e tante curiosità che per epoca o per distanze non riusciamo a ricordare...

consigliato...

15 lug 2009

Alici marinate delicate all'aceto di mele




Difficoltà -
OOOOOO bassa
Laboriosità - OOO
OOO bassa
Costo - OOOOOO basso
Tempo preparazione
15’-20’ minuti OOOOOO basso








So che c'è della smania per i dolci e non tarderanno ad arrivare pure quelli, però siccome amo il pesce e d'estate ancora di più, volevo proporre un antipasto facile, leggero, delicato e poco costoso.

Io non capisco quelle marinature super pregne di aceto di vino, che trovo insopportabili, non tanto l'aceto, ma la quantità intrisa...(a me fan venire la gastrite)

Qualche anno fa mi trovavo in Romagna e un signore mi propose a casa sua delle alici marinate, e io rsiposi che son troppo acide nella classica marinatura.

Lui mi rispose a sua volta "te devi provare le alici come le faccio io", e mi insegnò pari pari come farle, in maniera veloce (a me spaventava un sacco allora l'idea di pulire dei pesciolini), però poi quella fu una ricetta che non mi abbandonò più...

Allora

ALICI MARINATE ALL'ACETO DI MELE

dosi per 4 persone

300 gr abbondanti di alici fresche
2 bicchieri di aceto di mele
1 bicchiere di acqua
sale QB
il succo di mezzo limone
olio extravergine d'oliva

1 - pulire le alici levando la testa e sfilando le budelline e la piccola lisca. (basterà staccare la testa e poi seguire la linea della della lisca si sfila in un attimo)

2 - sciacquare le alici con dell'acqua nello scolapaste

3 - mettere una padella abbastanza capiente (da diam 23 in su) il bicchiere d'acqua e i 2 di aceto.

4 - adagiarvi le alici aperte quando l'acqua con aceto è ancora freddo.

5 - accendere il fuoco a fiamma bassa

6 - Appena le alici diventeranno bianche rosate significa che son cotte quindi levarle on la schiumarola (o mestolo bucato insomma) Basteranno circa 5 minuti.

7- Adagiatele senza romperle su un piatto e spruzzarle di limone, un pizzico di sale e olio. (Volendo si può aggiungere aglio e prezzemolo)

8 - Mettere in frigo almeno mezz'ora prima di servire.


12 lug 2009

Simmenthal e Manzotin















Una delle altre esperienze "culinarie" devastanti che ricordo delle mia infanzia, erano i sbrigativi pasti con le simmenthal o manzotin. Quando mia nonna non c'aveva voglia di cucinare (ed era spesso) ci svuotava una scatoletta al centro del piatto con qualche foglia di insalta stra condita- di aceto, che non era certo quello balsamico e l'olio sasso in lattina verde, alternati all'olio cuore i mie nonni son sempre stati intortati da quell'immagine del tipo anche in età che salta la staccionata perché usava l'olio sasso
Comunque che se ne dica che siano carni salutari, fatto sta che quella gelatina, solo Dio sapeva cosa racchiudeva in sè...con delle piccole bolle bianche delle volte, e la carne intrisa di glutammato monosodico, e ogni mal dal cielo, almeno un tempo. Ora la qualità degli ingredienti a leggerla, mi pare leggermente migliorata, ma fatto sta chè una repulsione terribile mi piglia malissimo...

i test che sin stati fatti su queste carni, non sono molto buoni per quanto riguarda soprattutto l'irrancidimento delle carni (ovvero la parte grasse) ... la presenza di nitriti è comunque bassa, e il glutammato accettabile (anche se crea quella dipendenza da dado appunto) - è un pasto poco calorico. ma io ve lo sconsiglio di tutto cuore.

(grazie per le foto a Cristina Marabini)

8 lug 2009

Spiedini di pollo e ananas



Difficoltà - OOOOOO media\basso

Laboriosità - OOOOOO media\basso

Costo - OOOOOO basso

Tempo preparazione - 45 minuti OOOOOO medio\basso

Cottura - 10 minuti alla griglia - 25-30 al forno OOOOOO basso

Tempo totale 1,15" h

Stagione consigliata - estate



Tanti anni che stagionalmente ho lavorato come cameriera negli alberghi del Veneto di di Trento, mi era capitato un anno di trovarmi dentro un circolo golf - dove vi erano ben 3 cuochi, uno era il cosiddetto chef, l'altro uno che non era chef ma che avendo un'età simile non è che sopportava troppo lo chef, e poi c'era il pupillo tirato di qui e di là, ovvero il piccolo cuoco aiutante che prendeva lezioni a destra e a manca, sentendosi dire ora che una cosa era fatta assolutamente in un modo, ora che la stessa cosa era fatta assolutamente in un modo diversissimo, e a seconda di chi seguiva si prendeva sempre delle gran tirate d'orecchi dall'altra parte che certo voleva averla vinta. Noi si mangiava tutti assieme prima che i clienti riempissero la sala, verso le 18,30 quindi, e in una di quelle sere a tavola arrivarono dei bei spiedini che subito mi apparvero come di pollo e patate, invece la parte "gialla" ebbene sì era fatta invece che di patate, di ananas. Un pò incredula assaggio, e la combinazione agro-dolce, era davvero ottima, il pollo tenerissimo. Chiesi ad uno dei due cuochi "grandi" come faceva ad essere così il pollo e mi rispose "beh cosa ci vuole? Il pollo se è tagliato a piccoli pezzetti basta cuocerlo un attimo che è fatto" - ma qualcosa non mi convinceva. Appena si alzò dalla tavola e arrivò l'altro, (spesso se c'era uno non c'era l'altro, un pò per potersi dare il cambio in cucina, un pò perché non amavano proprio conversare tra di loro) rifeci la stessa domanda riguardo la tenerezza del pollo, e lo chef mi rispose difatti che i pezzettini di pollo erano stati marinati 30 minuti in aceto di mele. E aggiunse, "ma cosa vuoi che capisca quello, non sa nemmeno che tempo fa se guarda fuori dalla finestra". Insomma ecco la ricetta.

Spiedini di pollo e ananas


per 4 persone -


1 ananas fresca
500 gr di pollo

aceto di mele
bacchetti per spiedini qb
sale pepe qb
olio extravergine


1- Mettete a marinare per mezz'ora abbondante - nell'aceto di mele il petto di pollo tagliato a pezzetti regolari e non troppo grandi.


2- Nel frattempo, tagliare a tocchetti piccoli e piuttosto regolari l'ananas, scartando naturalmente (il gambo) la parte dura centrale.

3- Prendere i bastoncini per spiedini e alternate pollo e ananas, partendo meglio dal pollo che ha maggior consistenza, appoggiate mentre fate su di un piatto da portata perché gocciolerà.

4-Salare e pepare.


A questo punto i metodi di cottura possono essere due
Sulla griglia - appoggiare gli spiedini sulla griglia, (può essere anche leggermente unta d'olio) e girare molto delicatamente (perché hanno uno consistenza fragile) affinché la cottura non risulti omogenea.
In forno - ungere d'olio ex. d'oliva una teglia, e infornare per max 30 minuti (. basterà poco perché si parte da prodotto marinato). A temperatura di 180°-200° preriscaldato - Girare se possibile gli spiedini almeno una volta, se il forno è a ventilazione, potrebbe anche non essere necessario
Servire su foglie di lattuga.

6 lug 2009

Il pranzo è servito !

Uno dei miei primi ricordi legati alla tavola + televisione oltre i tg (2 maroni) risalgono a quella ruota che girava girava e regalava pietanze diete o jolli condotta da Corrado, con tanti giochi a quiz...io pensavo che quando sarei stata più grande per forza ci sarei andata...come lo volevo,solo che ero davvero piccola piccola...e anche quando lo vedevo ed ero meno piccola...ero comunque troppo piccola per andarci...poi son cresciuta ma la trasmissione era oramai finita, e in ogni caso non era più quella del caro Corrado...quanti ricordi...quanto cercavo di saltare su un sol piede per raggiungere gli ostacoli e tornare felice che ce l'avevo fatta... Credo "il pranzo è servito" sia ancora una delle trasmissioni che a rivedere mi emoziona, che mi ricorda i miei nonni seduti a tavola a parlare di niente, che poi allora era la loro vita....





4 lug 2009

Tagliolini al limone con mazzancolle

Difficoltà - OOOOOO facile
Laboriosità - OOOOOO facile
Costo - OOOOOO medio\basso
Tempo preparazione – 15’-20’ minuti OOOOOO basso
Cottura – per il sugo 15'-20' minuti OOOOOO basso












Quantità per 2 persone

180 gr tagliolini all’uovo (ma vanno bene anche linguine di semola)

150 gr mazzancolle sgusciati (o code di gambero)

1 limone non trattato

1 ciuffetto di prezzemolo

Olio extravergine d’oliva

Questo è un piatto di facilissimo, fresco, e dato il delicato sapore lo consiglierei come bis associato ad un altro primo di verdure, come ad esempio raviolini con asparagi,o in ogni associato ad altri sapori non troppo forti.

1 - Sgusciate i mazzancolle nel caso non li trovate sgusciati e privateli del budellino centrale sfilandoglielo. incidendoli con un coltello, e tagliateli a pezzettini.

2 – Grattugiate la scorza del limone non trattato e spremetene metà. et

3 – Lavate un ciuffetto di prezzemolo e tritatelo finemente.

4 – Mettete a fuoco medio in una padella l’olio extravergine, aggiungetevi un grano d’aglio tagliato in due e subito dopo la buccia graticciata del limone, appena sta per dorare aggiungete le mazzancolle e tre quarti del prezzemolo . Girate col cucchiaio di legno.

5 – Quando vedete che le mazzancolle son cotte aggiungete il succo di limone

6 – nel frattempo fate bollire l’acqua e buttate la pasta all’uovo.

7 – Quando il succo limone sarà quasi del tutto evaporato (ma un po’ ce ne deve essere) scolate la pasta e fatela saltare in padella 2 minuti.

8 – Aggiungete olio crudo e il restate prezzemolo fresco per decorare.

2 lug 2009

Passata di pomodore, quale qualità?














Il pomodoro, in tutte le sue forme e i suoi derivati si sa, è uno degli ingredienti più usati in cucina.

Oggi volevo parlare delle passate pronte di pomodoro, più semplici e sbrigative (pure io ci casco per la pizza in casa ad esempio) o se devo rafforzare un sapore di pomodori troppo "slavati"riccoro anch'io ad un goccio di sugo in più...
la soluzione migliore si sa, come sempre sarebbe farsela a casa, e conservarla nei vasetti... non è poi difficile, e questa ricetta si può trovare davvero su qualsiasi ricettario pure base, visto l'ampio uso. E proprio per questo non so qui a dare almeno per il momento, consigli su ricette riguardo salse varie, ma trattavo della qualità di quelle conserve di pomodoro che comunemente utilizziamo in cucina e che troviamo nei supermercati.

Essendo io una stimatrice di Altroconsumo (pure abbonata) posso vedere i diversi test che vengono fatti sui campioni delle passate prese in esame, e i risultati, sono sbalorditiva mente non buoni.
Se il problema fosse solo che gran parte dei pomodori sono di importazione cinese, poco m'importerebbe sinceramente, ma in diversi campioni son state trovate tracce di muffe e impurità, tra le quali peli di roditore, non dei semplici parassiti della versura.
bene passiamo ai fatti, le marche prese in analisi da altroconsumo sono queste il giudizio dato sulla passata liscia
  1. Auchan
  2. Ca' Dell'orto
  3. Carrefour
  4. Cirio
  5. Conad
  6. Coop
  7. DeCecco
  8. Divella
  9. Esselunga
  10. La Doria
  11. Mutti
  12. Pam
  13. Pomì
  14. Santa Rosa
  15. Sapore Vero
  16. Star
  17. Valfrutta
La valutazione è espressa in centesimi

tra le "Lisce"

La migliore risulta essere CIRIO val 66/100 e DE CECCO 65/100 per la liscia

pessime (e non me l'aspettavo) -

COOP 24/100 -
CA' DELL'ORTO 20/100-
CARREFOUR
10/100 per cui un vero disastro)

AUCHAN - migliore in rapporto qualità prezzo 56/100

Impurità - presenti in COOP e CA' DELL'ORTO

tra le "Rustiche"

migliore

CIRIO 54/100

peggiore

DE CECCO 24/100