4 set 2009

Tortellacci di zucca

 

Difficoltà - OOOOOO media
Laboriosità - OOOOOO media\alta
Costo - OOOOOO medio\basso
Tempo preparazion
e1, 15 circa medi\alta

Quando son venuta a vivere a Modena, la più deliziosa sorpresa che ho trovato son stati oltre i tortelli, di vario genere come quelli tradizionali o di ricotta e spinaci (che comunque il veneto si trovano anche se difficilmente fatti a mano), sono i tortelli di zucca. 
Chi ama il gusto dolce della zucca, sa che questo è un piatto impareggiabile, ottimo da solo e anche come bis. A me piacciono particolarmente dolci per cui la ricetta che posterò è con aggiunta di amaretto, se fosse mantovana invece la ricetta avrebbe un'aggiunta di mostarda, ma si può fare bene semplicemente con zucca, o per chi vuol provare 50% zucca e patate. 


la forma che consiglio, che io utilizzo non è proprio a tortello, ma più a crespella (mezzaluna, o triangolo grande) e di dimensioni abbastanza grandi da calcolare circa 5-6 mezzelune per porzione.
Naturalmente poi la forma sarà a vostra discrezione, io suggerisco il ripieno che così mi risulta ottimo, sempre che la zucca sia buona, perché ancora troviamo quelle estive che personalmente non mi convincono tanto, ma ormai io spero l'autunno sia alle porte...




INGREDIENTI per 4 persone



PASTA ALL'UOVO

2 uova
200 grammi di farina

1-  Disporre la farina a fontana
2- sgusciare le uova e aggiungere un pizzico di sale
3- Impastare per circa 10 minuti e se la pasta risultasse troppo morbida aggiungere  n pò di farina, se troppo soda un pò di acqua
4- Fare una palla di pasta finché risulterà liscia e lasciarla riposare un quarto d'ora

RIPIENO DI ZUCCA

500 gr di zucca
200 gr di parmigiano
3-4 amaretti morbidi
pangrattato Q.B.
2 uova
noce moscata Q.B.
sale, pepe

1- cuocere a vapore la zucca tagliata levata dai semi e dai filamenti,

2- una volta cotta staccarla col cucchiaio, passandola con lo schiacciapatate o il passaverdura. in una terrina

3- mescolare con il parmigiano, gli amaretti tritati finissimi, un pizzico di noce moscata  e  tanto pangrattato fino a raggiungere un composto un pò sodo.

4- sbattere le 2 uova con pepe e sale, a aggiungere al composto.


Composizione del Tortellaccio

1 Tirare la pasta all'uovo a sfoglia di circa 8 cm di diametro. (o un quadrato di 8 cm per lato)

2 Riempire con 3 cucchiaini di caffè il ripieno di zucca

3 Chiudere la sfoglia o a mezzaluna, o a triangolo in base alla forma della vostra sfoglia pressando i margini 

Bollire in acqua salata 10 minuti



Per i condimento, quello classico è con burro e salvia, sennò consiglio anche burro e noci sbriciolate bel caso le dimensioni dei tortellacci siano più piccoli.

Buonissimo appetito... ;)

30 ago 2009

Lo spumante delle Winx è da buttare

Spumante WinxSiccome mi son sempre battuta per gli alimenti che nel mercato risultano favoriti da pubblicità ingannevoli, mi è caduto l'occhio prima al supermercato e poi cercando meglio su questa "bottiglia di spumante per bambini" - che risulta non essere esattamente salutare, per cui in guardia. Ho dato una letta agli ingredienti, e trovo veramente assurdo che la CEE approvi a commercializzare un simile prodotto. Soprattutto se si tratta di alimentazione per ragazzini, con la scusa "dell'emulazione dei divertimenti adulti".

Articolo tratto dalla rivista Altroconsumo.

Guardate la foto qui accanto. Quella che vedete non è soltanto una bibita innocua travestita da spumante, ma quasi un litro di ingredienti se non dannosi, quanto meno sconsigliabili. Il colore rosa della bibita e le fatine che volteggiano sull'etichetta non devono farvi sottovalutare quello che avete davanti.

Senza entrare nel merito del messaggio diseducativo trasmesso dal prodotto in modo palese (l'idea di dover stappare una bottiglia per fare festa, imitando le abitudini degli adulti) esiste un secondo motivo - più pragmatico - per non comprare la bibita.

Girate e leggete l'etichetta: se riuscite a decifrare il carattere piccolissimo con cui sono scritti, noterete che gli ingredienti abbondano. In questo concentrato di additivi ne troviamo ben tre particolarmente inutili. Oltre allo zucchero, nella bibita sono stati aggiunti 3 edulcoranti intensivi, che dovrebbero essere usati come sostituti dello zucchero, proprio per il loro altissimo potere dolcificante. Qui invece si sommano con un unico risultato: la bibita non è dolce, è dolcissima. Ma non è solo una questione di gusto. L'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) sconsiglia l'uso di edulcoranti da tavola almeno fino ai tre anni di età, specificando che i prodotti con dolcificanti vanno dati con cautela anche ai bambini più grandi.

Il ciclamato, per esempio, è oggetto di studi e sotto osservazione da parte della comunità scientifica: è vivamente sconsigliato ai bambini e addirittura proibito in Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. Per quanto riguarda la saccarina invece in passato è stata accusata di essere cancerogena: nessuno degli studi sugli effetti di questo additivo sulla salute è riuscito a provarlo, ma lo Iarc (International agency for research on cancer) l'ha inclusa per cautela nel gruppo delle sostanze possibilmente cancerogene per gli umani.

Passiamo ai coloranti. La carmoisina è tra le sostanze indagate da uno studio commissionato dalla Food Standard Agency (l'Agenzia per la sicurezza alimentare britannica) perché sospettata di influenzare il comportamento dei bambini, provocando iperattività, agitazione e distrazione. Come misura preventiva, il Parlamento Europeo ha stabilito che sulle confezioni dei cibi destinati ai bambini (bibite, caramelle, gelati e dessert), contenenti coloranti come la carmoisina deve essere riportata la scritta "può influire negativamente sull'attività e sull'attenzione dei bambini".

Infine il colorante blu patentato V e i conservati della formulazione possono provocare allergie o reazioni di ipersensibilità. Insomma un mix di ingredienti che non c'è piaciuto e ci ha portato a segnalare il prodotto al ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali. Detto questo vi chiediamo: avete ancora voglia di far bere questa bibita ai vostri bambini?

Lo abbiamo ribadito nella nostra campagna contro la Pubblicità che ingrassa: i personaggi più amati dei cartoni animati conquistano i più piccoli. Se sono su un pacchetto di patatine diventano uno strumento di forte persuasione all'acquisto, soprattutto quando i bambini accompagnano i genitori al supermercato. In mezzo a tanti esempi negativi ci sono, però, (poche) aziende che lavorano bene. La prossima volta che fai la spesa, dai un'occhiata a quello che viene proposto a tuo figlio. Se trovi un prodotto per bambini non salutare e dal marketing aggressivo oppure un buon alimento ben pubblicizzato, invialo a pubblicitacheingrassa@altroconsumo.it. Li metteremo online nella nostra galleria.

Ingredienti: acqua, zucchero, anidride carbonica, correttore di acidità: E 330, aromi naturali, edulcoranti: E 950, E 952, E 954, conservanti: E 202, E 211, coloranti: E 122, E 131. Contiene una fonte di fenilalanina.

26 ago 2009

Spaghetti al sugo di rosmarino




















Difficoltà
- OOOOOO media\bassa
Laboriosità - OOOOOO media\bassa
Costo - OOOOOO basso
Tempo preparazion
e45 minuti circa


Metto questa ricetta semplice e deliziosa per chi ama la pasta e gusti tradizionali, come il sugo al pomodoro con aggiunta di aglio e rosmarino che favorendo la produzione di bile da parte del fegato facilita la digestione, provateci !

dosi per 3 persone

500 gr di pomodori
2 rametti di rosmarino belli pieni

2 grossi grani d'aglio
mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva

1- lavare bene il rosmarino, asciugarlo e staccargli al meglio possibile gli aghi (van bene anche i ceppetti)


2-mettere nell'acqua bollente, a filo (li deve appena coprire) il mezzo chilo di pomodori finché la buccia non sarà crepata

3- nel frattempo mettere nel mini-tritatutto, un grano d'aglio, gli aghi di rosmarino, e mezzo bicchiere scarso di olio extravergine d'oliva. (se avete molta pazienza e non avete il robottino, potete tentare di tagliare rosmarino e aglio assieme con l'apposita mezzaluna, o un coltello adatto su di un bel tagliere di legno amalgamando di tanto in tanto con un cucchiaio d'olio)


4- una volta tritati bene gli ingredienti (l'olio facilita l'amalgamarsi del gusto e lo spezzettarsi di rosmarino e aglio) mettete i composto su di una padella (antiaderente meglio) a bordi abbastanza rialzata, e fate rosolare il composto per circa 5 minuti,.


5- prendete il passaverdura e mentre ancora il composto rosola, passate la composta di pomodori, (potete anche passarla a parte prima e aggiungerla dopo come preferite). Nel caso usate passata di pomodoro liscia già confezionata vi consiglio di ridurre la quantità da 500gr a 300 gr, semmai risultasse troppo densa, aggiungete qualche mezzo bicchiere di acqua.

6- aggiungere anche l'altro grano di aglio intero e tate cuocere a fiamma bassa per circa mezzora a fiamma bassa.

7- pasta consigliata: spaghettini integrali, ma come il classico sugo al pomodoro, è buonissimo anche accompagnato con la pasta corta.

23 ago 2009

1000 ricette (avallardi)


Il primo ricettario, come ho già scritto e quello con cui ho cominciato, quello quindi al quale son più affezionata è senz'altro 1000 ricette.
Solo do
po un pò che già lo usavo, lessi l'introduzione e mi commosse profondamente la storia. Allora dato che già oggi è fatica da trovare riporto quelle semplice breve, ma forte introduzione sentita scritta dall'autore Luigi Veronelli.
la prima edizione fu Garzanti editore 1965
.

grazie che certi libri siano esitisti, e con ulteriore grazia vengano ristamp
ati

Mille ricette...vacci piano mi son detto: la maggior parte
degli ultimi libri di cucina è da tenersi tra le punta delle dita e meglio con le molle, ricette da scorrere quanto più svelto possibile, veder l'errore per dirne male e subito richiudere.
Ma no, qui neppure è necessario che lo legga il libro. Poche righe e subito il ricordo di altre ore perdute, improvvisa la gioia di un ritrovamento : l'autrice è la mamma di un amico anche perduto (in tribolazioni industriali, e quindi forse più caro). La nostra amicizia si nutriva nella sua cucina.
Ella conosceva d'ogni vivanda, dalle zuppe ai dolci, le magiche fatture, i piccoli gesti di niente che le danno calore, le sottile strologature che già consigliava la nonna.
Ed ora eccoli qui gli intatti insegnamenti.
Leggere questo libro, ripeterne le ricette, sarà proprio come reingiovanire : cibi sani e allegri, cibi di casa cibi di campagna; piacevolissimo ritorno.
Di fronte a piatti così vivi e immediati, tanto e diversi perché di nuovo semplici, non mi sento più neppure di protestare : veniali e venialissimi addirittura graditi i funghi nel risotto milanese.
Meglio sedersi a tavola, ricordare l'irripetibile atmosfera, la vecchia casa le nobili presenze : Di questa cara autrice, vicino il fuoco, e lontano, azzurro ancora, il mare di Liguria.

Luigi Veronelli

12 ago 2009

Crostata ai mirtilli di bosco...
















D'estate è imperativo utilizzare nei dessert e nelle macedonie i frutti di bosco...
La mia specialità da sempre son poi state le frolle, i primi esperimenti son stati con le frolle, sarà che son facili gli ingredienti vanno lavorati tutti assieme rigorosamente a mano, velocemente, e anche la stesura della frolla viene bene se fatta e aggiustata con le mani e le dita...anche questo ci ho impiegato un pò a capirlo . Le frolle vanno aromatizzate a seconda dei casi con della scorza di limone non trattato grattugiata, aroma di vaniglia o mandorle spezzettate o aroma di mandorle.

Crostata ai mirtilli di bosco...

Mirtilli, meglio quelli piccoli che son più aspri e contrastano meglio con la frolla e la crema pasticcera.

A ) Per la frolla

200 gr di farina
100 gr di zucchero

100 gr di burro

2 tuorli d'uova

1 pizzico di sale

1- fare ammorbidire il burro a temperatura ambiente
2- unire zucchero, tuorli, farina. e il burro morbido.
3 Amalgamare con le mani tutto quanto fino ad ottenere una pasta omogenea, nel caso risultasse ancora troppo dura aggiungere un goccio d'acqua, (si potrebbe aggiungere anche un pò di albume, ma in questo caso la frolla risulterebbe più morbida)
4- Stendere su una tortiera di diametro 24
5- far raffreddare

B) Per la crema pasticcera

80 gr di zucchero
30 gr di farina

2 tuorli
mezzo litro di latte

1- mettere a stemperare su un pentolino il latte
2-Lavorare in una casseruola in tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata in maniera omogenea
3- Ad aggiungere a filo il latte portato a bollore - mescolando sempre accuratamente con la frusta in modo che non si formino grumi,
4-mettere sul fuoco e lasciare sobollire per 3-4 minuti
5- togliere dal fuoco
6- mettere il composto in una terrina e fare raffreddare sempre mecolando di tanto in tanto per non formare la pellicola in superficie

C)

1- Quando sia la crema che la frolla saranno a temperatura ambiente versare la crema sopra il diametro della frolla.
2 -lavare accuratamente i mirtilli e farli asciugare
3 -aggiungerli sopra lo strato di crema,
4- Per lucidare spennellare con marmellata di albicocche sciolta in un cucchiaio di acqua...

"Bocca sporca di mirtilli, un coltello in mezzo ai seni"

F. De Andrè Sally "mi innamoravo di tutto"

2 ago 2009

Fiori di zucca fritti in pastella di champagne



Difficoltà - OOOOOO media
Laboriosità - OOOOOO medi\alta
Costo - OOOOOO medio\basso
Tempo preparazion
e1 h 10 minuti circa compreso il riposo della pastella


Una cosa che da piccola mi ha sempre stupito è il fatto che si potessero friggere e mangiare dei fiori - che mia nonna ogni qualche anno in qualche raro giorno estivo riusciva a cogliere.
Se si potevano friggere quelli allora perché
non anche le margherite o gli iris che anche son blu o viola hanno foglie ampie..?

Insomma, la pastella che usava lei era praticamente fatta esclusivamente di uovo sbattuto un goccio di latte e una sfolata di farina e poi via nell'olio; devo dire che visto che i fiori si mangiavano rarissimamente, era comunque una prelibatezza nonostante la "frittura leggera fosse altrove" e solo nel tempo me ne resi conto ovviamente.
Ne ho provate molte di pastelle, perché ognuno ha la sua filosofia, ma la migliore in assoluto se fate passo passo non potete sbagliarvi è questa che posto qui sotto...

Fiori di zucca fritti in pastella di champagne ( dose 4 persone)


Ingredienti

12 fiori di zucca
100 gr di farina

1 uovo
1\2 bicchiere di champagne o se non l'avete vino bianco secco (rispetto al latte rende molto più leggera e digeribile la frittura)
2 cucchiai olio d'oliva
olio per frittura
acqua tiepida q.b.
sale
pepe

PROCEDIMENTO

1- Mescolare la farina con i due cucchiai d'olio d'oliva

2-Aggiungere il mezzo bicchiere di champagne o vino, e il tuorlo dell'uovo (nel frattempo riponete l'albume che monterete dopo in una terrina in frigo)

3-Aggiungere e sempre mescolare al composto tanta acqua tiepida, quanto può bastare per rendere l'impasto fluido, non troppo denso

4-Mettere a riposare questa pastella coperta in frigo per un'ora. (La differenza termica tenendo in frigo la pastella renderà più croccante la frittura quando poi andate a friggere).

5-
Nel frattempo pulire delicatamente i fiori di zucca, eliminando pistillo e gambo (poi io li apro anche e li stendo in modo che diventino dei rettangoli di fiori, ma si possono benissimo tenere chiusi) e si adagiano in una bacinella piena d'acqua fresca per 10 minuti

6 - Scolare l'acqua dai fiori

7-
Montare a neve ferma l'albume messo da parte precedentemente (chiaro che più è grande la quantità meglio si va due albumi monterebbero meglio)

8 -
Quando è trascorsa l'ora di riposo della pastella toglietela dal frigo, aggiungere l'albume delicatamente mescolando col cucchiaio di legno dal basso verso l'alto.

9 -
Immergere i fiori in questa pastella (finalmente finita) e friggeteli in una larga padella con abbondante olio per frittura. Questo piatto è ottimo come antipasto per qualunque portata a seguire....

30 lug 2009

Gran Caffè - Gran Soleil - la moda che torna di moda






Forse non vi ricorderete, ma 12 anni fa...un dessert molto simile ad uno ora molto in voga era stato proposto dalla Ferrero. Per un caso, al lavoro mi è capitato di scorgere quel cartello che ho fotografato immediatamente col cellulare (come si vede dalla bassa definizione)...si può vedere come la grafica sia praticamente identica a quella di oggi del "Gran soleil" - se non lo vedevo mai mi sarei ricordata. Peccato non si trovi una testimonianza video ! Però son riuscita a recuperare questa notizia dal "Corrire della sera 10 luglio 1997"

Sofia Loren e' la " testimonial " del caffè che assomiglia al gelato

Sofia Loren e' la "testimonial" del caffe' che assomiglia al gelato ROMA - Un nuovo prodotto italiano avra' come testimonial Sofia Loren. Si tratta del Gran Caffe' Ferrero, per il momento in vendita soltanto in alcune aree sperimentali, in Europa e in Sudamerica. Si tratta di un caffe' particolare, che, fa sapere la casa produttrice, "si acquista in forma liquida, si conserva a temperatura ambiente e si consuma come un gelato dopo averlo tenuto alcune ore nel freezer".

22 lug 2009

"Dolce" di pesche cacao e amaretti


Difficoltà - OOOOOO media
Laboriosità - OOOOOO media
Costo - OOOOOO medio
Tempo preparazion
e1 h 10 minuti

Visto che mi son ritrovata il frigo pieno di pesche, e umanamente non potevo mangiarle tutte entro qualche giorno ho pensato di fare una torta di pesche e cioccolato che mai guasta. A dire il vero, non essendoci né farina né burro, ed alta percentuale di frutta (quindi acqua) dopo la cottura questa "torta" avrà più le sembianze di un dolce che appunto di una torta, io consiglio di farla raffreddare e tenerla in frigo almeno una mezz'ora prima di servire. Il risultato e il gusto è discreto, io ho usato esattamente la metà degli ingredienti suggeriti dalla ricetta originale, ma solo perché usavo una tortiera di diametro minore 20 anziché 24 La ricetta giusta esatta è questa

Ingredienti

1kg di pesche
150 gr di zucchero

200 gr di amaretti
4 uova 
30 gr di cacao
pangrattato

1- sbucciare le pesche e tagliarle a fettine
2- Metterle in una casseruola a fuoco basso e cucocerle 15 minuti (dipende ovviamente dalla quantità di acqua, io consiglio di farle asciugare abbastanza)
3- Toglierle dal fuoco e schiacciarle ben bene con i rebbi della forchetta
4-
Aggiungere il cacao, gli amaretti sbriciolati e le uova sbattute a spuma. (io per deformazione monto sempre a parte gli albumi e li amalgamo in ultima) ma questo non c'è nella ricetta.

5- spolverizzare la base della pirofila (si può scegliere se imburrala o metterci la carta oleata, io faccio sempre la seconda) con il pan grattato e versare il composto, anche la superficie spolverizzarla ancora con un pò di pan grattato.
6- Cuocere circa 40 minuti a forno preriscaldato a 180°
nel caso usate gli albumi montati a neve, la temperatura va tenuta un pò più bassa consiglio 160° e 10 minuti in più...

fare raffreddare !

Oggi è un caldo però coni fornelli !

19 lug 2009

Così mangiavamo





















"Così magiavamo
" ed. gambero rosso

Un libro che mi è particolarmente piaciuto, sulla storia di ciò e come mangiavamo in Italia, raccontato attraverso un'autobiografia (amo le autobiografie) è "Così mangiavamo" l'autrice Stefania Barzini di padre settentrionale e di madre meridionale, illustra il cambiamento gastronomico sulle tavole italiane dagli anni '50 agli anni '90 - attraverso la tv, la pubblicità alcune ricette...
Bella la sua visione, molto intima, una storia di una famiglia tra le famiglie, da come la crisi del dopoguerra, si trasforma negli anni '60 c0n prodotti stellari, quasi spaziali nelle forme e nei gusti !
I pic nick estivi al mare con le cose cucinate a casa, e l'arrivo delle odiose gelatine, della carne in scatola...e tante curiosità che per epoca o per distanze non riusciamo a ricordare...

consigliato...

15 lug 2009

Alici marinate delicate all'aceto di mele




Difficoltà -
OOOOOO bassa
Laboriosità - OOO
OOO bassa
Costo - OOOOOO basso
Tempo preparazione
15’-20’ minuti OOOOOO basso








So che c'è della smania per i dolci e non tarderanno ad arrivare pure quelli, però siccome amo il pesce e d'estate ancora di più, volevo proporre un antipasto facile, leggero, delicato e poco costoso.

Io non capisco quelle marinature super pregne di aceto di vino, che trovo insopportabili, non tanto l'aceto, ma la quantità intrisa...(a me fan venire la gastrite)

Qualche anno fa mi trovavo in Romagna e un signore mi propose a casa sua delle alici marinate, e io rsiposi che son troppo acide nella classica marinatura.

Lui mi rispose a sua volta "te devi provare le alici come le faccio io", e mi insegnò pari pari come farle, in maniera veloce (a me spaventava un sacco allora l'idea di pulire dei pesciolini), però poi quella fu una ricetta che non mi abbandonò più...

Allora

ALICI MARINATE ALL'ACETO DI MELE

dosi per 4 persone

300 gr abbondanti di alici fresche
2 bicchieri di aceto di mele
1 bicchiere di acqua
sale QB
il succo di mezzo limone
olio extravergine d'oliva

1 - pulire le alici levando la testa e sfilando le budelline e la piccola lisca. (basterà staccare la testa e poi seguire la linea della della lisca si sfila in un attimo)

2 - sciacquare le alici con dell'acqua nello scolapaste

3 - mettere una padella abbastanza capiente (da diam 23 in su) il bicchiere d'acqua e i 2 di aceto.

4 - adagiarvi le alici aperte quando l'acqua con aceto è ancora freddo.

5 - accendere il fuoco a fiamma bassa

6 - Appena le alici diventeranno bianche rosate significa che son cotte quindi levarle on la schiumarola (o mestolo bucato insomma) Basteranno circa 5 minuti.

7- Adagiatele senza romperle su un piatto e spruzzarle di limone, un pizzico di sale e olio. (Volendo si può aggiungere aglio e prezzemolo)

8 - Mettere in frigo almeno mezz'ora prima di servire.